Il big match del girone A non tradisce le attese, se lo aggiudica una battagliera Rucker che dopo aver dominato nel primo tempo e subìto il prepotente ritorno di Faenza, rimette con forza le mani sul volante negli ultimi minuti, allungando a 9 i risultati utili consecutivi. Il prossimo impegno vedrà la Rucker scendere sul parquet di Vicenza sabato 30 alle ore 18.
Un salto in Paradiso, dove l’estasi è durata venti minuti. Venti minuti in cui la Rucker, priva di Antelli e Preti, ha giocato in modo quasi perfetto su ogni lato del campo. Due quarti, soprattutto il primo, in cui la difesa bianconera cambiava assetto ma non il risultato, con palle recuperate e attacchi bilanciati, percentuali da 3 e dal campo lusinghiere, mentre Faenza, la terza forza del girone, sembrava un pugile che ad ogni tentativo di rialzarsi cadeva rumorosamente e terra.
E poi un passaggio in Purgatorio, lento e progressivo, sponda Rucker, perché al piano di sopra ha cominciato a chiedere spazio il team ospite, andato sotto 50-23 già nel corso del secondo quarto e ferito nell’orgoglio. Così Calbini, l’ex di turno che ha provato in tutti i modi a trascinare i suoi verso la vittoria, ha indicato la strada per crederci ancora, la Rucker ha iniziato a sentire sia la stanchezza per un primo tempo da favola sia la preoccupazione di vedere Alberto Cacace (nei 18 minuti in campo, 8 punti con 2/3 da 3, 2/2 ai liberi, 3 rimbalzi, tanta difesa e 19 di valutazione) non in campo ma dietro il canestro a fare stretching per una schiena dolorante.
In questo contesto dantesco, Faenza rende alla Rucker quanto aveva subìto, ossia un parziale di 37-18 nel terzo periodo che richiama il 34-15 dopo i primi dieci minuti. Non solo, la squadra di coach Garelli prima impatta per poi allungare sul 77-68, con una tabellata da 3 di Vico ed un canestro di Dincic perso da una difesa bianconera che sembra aver alzato bandiera bianca.
Mancano 5’ alla fine e Faenza – come dichiarerà il suo allenatore nel post partita – commette l’errore di guardare il tabellone, inizia a pensare di gestire il vantaggio, mentre fino a quel momento la necessità di recuperare era passata più per azioni veloci e arrembanti che con un gioco corale e ragionato. E la Rucker qui si dimostra forte, cinica, coesa e con un talento che parte dal coraggio e da un’arcigna volontà di vincere, pur sotto di 9 e con la spia della riserva accesa. Sfrutta i tiri liberi per restare in scia, Gluditis e Zacchigna trovano due triple che cambiano il corso del match, Poletti fa 0/2 dalla lunetta a 16” dalla fine mentre Tadiotto infila un tiro libero, che vale il +3, che ricorderà a lungo. Vico da 3 sbaglia e, con il pubblico che incita in piedi una squadra che ha talento e anima, i liberi di Tassinari mandano la Rucker in Paradiso condannando Faenza al caldo delle fiamme.
RUCKER – FAENZA 86-81
(34-15; 50-33; 68-70)
RUCKER: Tassinari 13, Zacchigna 21, Antelli NE, Tadiotto 3, Oxilia 17, Gluditis 22, Fabiani 2, Dalla Cia NE, Preti NE, Visentin NE, Cacace 8, Faoro NE. All. Aniello
FAENZA: Ndiaye NE, Poletti 18, Calbini 21, Vico 10, Naccari 2, Zangheri, Poggi 9, Tartaglia NE, Dincic 8, Garavini NE, Cavallero NE, Fragonara 13. All. Garelli
Arbitri: Soriano e D’Errico
Intervista a coach Daniele Aniello:
https://www.youtube.com/watch?v=cJ-DdxrPlGs
Intervista a Mauro Zacchigna:
https://www.youtube.com/watch?v=o9vc6RAH8q0
La classifica:
Legnano* 22
Treviglio 22
Rucker San Vendemiano 18
Faenza 18
A.C. Imola 16
Omegna 16
Lumezzane** 14
Vicenza 14
Monferrato 14
Desio 14
Capo d’Orlando 14
Mestre 14
Virtus Imola 10
Piacenza** 8
Agrigento* 8
Fiorenzuola 6
Ragusa 4
Crema 4
Saronno 4