Raphaela Folie(foto), centrale di Bolzano, 30 anni, è stata confermata per la prossima stagione che sarà la sesta consecutiva con la maglia gialloblù dell’Imoco Volley. 109 presenze, 949 punti, 3 Scudetti, 3 Coppe Italia, 4 Supercoppe, 1 Mondiale per Club e una Champions League, questo il riassunto delle sue cinque stagioni da Pantera, a cui va ad aggiungersi la carica di energia fondamentale per la creazione di un gruppo granitico e affiatato in cui “Raffa” ha e ha avuto negli anni un ruolo fondamentale dentro e fuori dal campo. Nell’ultima stagione nonostante i problemi fisici Folie è stata semplicemente decisiva nella conquista dello storico “quadriplete” fin dalla Supercoppa in cui a Vicenza vinse il premio di MVP delle finali
Ecco le sue parole dal ritiro della Nazionale a Caorle in preparazione alle Olimpiadi di Tokyo.

Quando sei arrivata anni fa hai detto “ho scelto l’Imoco perché è ora di vincere qualcosa nella mia carriera”.In cinque stagioni a Conegliano hai già vinto tutti i trofei, è andata bene vero?
Siamo riuscite in questi anni ha toglierci tante soddisfazione. E’ stato un percorso graduale di crescita di un gruppo che si è formato con il tempo ed è arrivato a grandi traguardi, sono arrivate tante vittorie fino all’epilogo di questa stagione con la Champions tanto inseguita.”
Dopo tutte queste vittorie,  quali potranno essere le motivazioni del gruppo per la stagione futura?
“Vincere è sempre bellissimo, non vedo il pericolo di un calo di motivazioni nella nostra squadra perchè abbiamo ancora voglia di conquistare trofei e di essere sempre tra le squadre che arrivano in fondo a giocarsi le competizioni più importanti. Gli obiettivi rimangono gli stessi, ci sarà anche il Mondiale sarà uno stimolo in più per riconfermarci, la prima volta abbiamo vinto a sorpresa arrivando lì con la wild card senza esperienze precedenti, una grande esperienza. Sarà bello riprovarci, ma in generale in tutte le competizioni troveremo squadre rinforzate e desiderose di batterci, questo sarà da stimolo ulteriore.”
Quali sono i ricordi-flash più importanti,  belli e meno belli, di tutti questi anni con l’Imoco?
“Momenti non belli purtroppo ne ho avuti, tanti infortuni, la fascite, le due ginocchia, vari problemi che mi hanno tenuta fuori e costretta a ripartire sempre daccapo. Ma sono state esperienze formative che mi hanno fatto crescere, non è facile avere la forza mentale di ricominciare e di tornare dopo infortuni gravi, di non mollare e andare avanti. Il ricordo più bello? La Champions sicuramente, contro una squadra fortissima dopo una partita combattuta dove abbiamo avuto la forza di reagire fino a conquistare l’unico trofeo che ci mancava, una grande soddisfazione e un’emozione fortissima.” 
Cosa rende questo club speciale , impossibile da lasciare per tanti giocatori?
“C’è un ambiente ideale, difficile da trovare e da replicare. A partire dalla disponibilità totale di staff e società, la qualità delle persone, la coesione del gruppo che si è creato tra noi giocatrici, non ci manca nulla e tutto funziona a meraviglia. Per me è veramente speciale che una società così giovane in breve tempo sia diventata così organizzata e capace di mettere una squadra nelle migliori condizioni di esprimersi, dobbiamo solo pensare a giocare e a fare il meglio, questo è secondo me il segreto. E poi, anche se quest’anno purtroppo non ce lo siamo goduto, abbiamo un pubblico fantastico che rende l’atmosfera al palazzetto qualcosa di unico.”  
Com’e’ la sensazione di essere contemporaneamente campione d’Italia, d’Europa e del Mondo?
La sensazione di essere “campione di tutto” è bella bella! Però dopo un po’ la sensazione svanisce, io sono un’agonista, un animale da campo e attendo le nuove sfide. Si riparte guardando all’obiettivo successivo, vincere non stanca mai e voglio rimanere al top con la mia squadra!”
Pensi che questo gruppo abbia espresso il suo massimo oppure ci sono margini per migliorare?
“Abbiamo sicuramente ancora margini di miglioramento, siamo un mix tra giocatrici un po’ più esperte e ragazze giovani, quindi spazio per crescere c’è ancora. Io personalmente ho visto nella mia carriera che con l’età e con un bagaglio di esperienza maggiore si matura e si progredisce., Penso di essere migliorata, secondo me gli ultimi due anni sono stati quelli dove mi sono espressa meglio, quindi come me certamente anche le mie compagne più giovani crescono di anno in anno e abbiamo margine, non si finisce mai di imparare.”
Sembra che si tornerà a giocare con il pubblico, quanto sarà emozionante tornare a vivere, si spera, lo sport con la gente del Palaverde?
“Giocare senza il pubblico è stata una cosa delle più difficili da vivere in questo strano anno che abbiamo vissuto. Già prima di venire a giocare con l’Imoco era una forte emozione venire al Palaverde da avversaria, farlo da Pantera dà una carica incredibile, è bellissimo. E’ mancato tanto, a me personalmente e a tutta la squadra, non vedo l’ora di vedere di nuovo il nostro palazzo pieno e sentire i brividi all’ingresso in campo. Torneremo a combattere tante battaglie insieme.” 
Come procede l’estate azzurra?
“C’è un bel gruppo, coeso, concentrato, fissato sull’obiettivo di arrivare a prenderci una medaglia olimpica. Stiamo lavorando da qualche anno insieme e adesso è arrivato il gran momento, non vediamo l’ora di partire per vivere questa grande avventura.